Investimenti in crescita, innovazione tecnologica e nuove filiere industriali: il settore del waste management si trasforma in un pilastro dell’economia circolare
L’evoluzione dell’economia dei rifiuti: motore della transizione ecologica
L’11esima edizione del Was Annual Report 2024 di Althesys evidenzia come il settore dei rifiuti in Italia si sia evoluto in un comparto ad alto contenuto tecnologico, protagonista della transizione ecologica. Nel 2023, il valore della produzione è cresciuto a 11,8 miliardi di euro (+3,8%), con un aumento degli investimenti a 1,1 miliardi (+8,6%), concentrati soprattutto negli impianti. Le aziende hanno imparato a trattare i rifiuti come risorsa primaria, alimentando cicli virtuosi di riutilizzo e stringendo alleanze strategiche per innovare. Il settore si è ampliato con una crescita di nuove tecnologie per il trattamento e il recupero dei materiali, ottimizzando processi e integrando la digitalizzazione. Il comparto non si limita più alla raccolta urbana, ma abbraccia una convergenza con i rifiuti speciali, aprendo nuove opportunità e attirando operatori tecnologici e finanziari.
Nel 2023, i principali 120 operatori hanno gestito 22 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e prodotto un valore medio di 98 milioni di euro ciascuno. Tuttavia, emergono differenze significative di efficienza:
- le Grandi multiutility dominano in termini di valore per addetto (514.014 €/addetto);
- gli Operatori privati si distinguono per quantità di rifiuti gestiti per addetto (1.218 ton/addetto);
- gli Operatori metropolitani presentano margini di miglioramento, con un’efficienza più bassa rispetto agli altri cluster.
Le principali 59 aziende del comparto registrano un giro d’affari di 4,7 miliardi di euro (+12%). Gli investimenti, aumentati del 24%, puntano su:
- plastica e materiali compositi;
- Energia e biometano da scarti agroalimentari e reflui;
- combustibile solido secondario (CSS).
Il settore è altamente concentrato al Nord (52% delle aziende), ma cresce anche al Centro e al Sud.
Il ruolo del PNRR e le sfide future
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta ridisegnando il panorama impiantistico, con 28 progetti già finanziati per colmare le disparità territoriali. Tuttavia, emergono sfide importanti:
- la gestione dei pannelli fotovoltaici a fine vita, per cui saranno necessari più impianti;
- lo sviluppo del riciclo tessile, con i primi hub già avviati.
Grazie alla trasformazione del settore, l’Italia consolida la sua posizione nell’industria del riciclo. Le sinergie tra utility, imprese industriali e player tecnologici delineano un futuro in cui i rifiuti saranno una risorsa centrale per una nuova economia circolare, spingendo il Paese verso la leadership ecologica globale.
Pomili Demolizioni Speciali Srl, hub di economia circolare e azienda da 40 anni e 3 generazioni nei Servizi Ambientali e Automotive, è attenta alle tematiche ambientali e da sempre, si impegna nel Riutilizzo come “best practice” promuovendo un’etica-cultura “green” nel proprio territorio di riferimento.
L’Azienda, con sede principale a Monterotondo (Roma) e piattaforma rifiuti ferrosi e raee a Rieti-Cittaducale, possiede un esteso parco mezzi di diverse tipologie di portata ed è autorizzata e iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali nelle Categorie 1D, 4D, 5C, 8F, 9D, 10B-C e opera in tutta Italia sia nell’ambito della corretta gestione di rifiuti sia di origine urbana, sia industriale al ritiro, ed è addetta alla raccolta e al trasporto di:
- Rifiuti Urbani Non Pericolosi
- Rifiuti Urbani Pericolosi
- Rifiuti Speciali Non Pericolosi
- Rifiuti Speciali Pericolosi
Inoltre l’Azienda effettua l’attività di Intermediazione dei rifiuti (Autorizzazione Albo Nazionale Gestori Ambientali – Categoria 8) avendo consolidato nel tempo ottimi rapporti e partnership con impianti di stoccaggio/recupero/smaltimento di rifiuti.
Fonte: e-gazette.it
Foto principale: Juan Pablo Serrano su pexels
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