Strategie, tecnologie e sostegni economici verso le emissioni nette zero: Assovetro propone sette misure per garantire una transizione equilibrata e competitiva
L’industria del vetro italiana verso il “Net Zero” al 2050
L’industria del vetro italiana si avvia verso un futuro sostenibile, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050, un percorso che richiederà investimenti stimati in 15 miliardi di euro. Questo il fulcro della discussione avviata durante il convegno “La transizione ecologica del vetro”, in cui sono stati messi in evidenza non solo le tecnologie e le strategie necessarie per una produzione più verde, ma anche gli impatti economici, sociali e organizzativi di questa trasformazione.
Decarbonizzazione e Competitività: Una Sfida da 15 Miliardi
Il percorso di decarbonizzazione rappresenta per il settore una trasformazione radicale, influendo sia sulle modalità di produzione sia sull’uso dell’energia. Senza adeguate politiche governative, regolamenti calibrati e incentivi economici, la competitività del settore potrebbe essere a rischio. Il presidente di Assovetro, Marco Ravasi, ha sottolineato come le aziende italiane del vetro siano già leader in efficienza energetica e riciclo a livello europeo, ma è necessario il supporto legislativo per evitare la delocalizzazione in Paesi con standard ambientali meno rigorosi.
Due Scenari di Decarbonizzazione: Green Fuels e CCS
Lo studio realizzato da Assovetro, in collaborazione con KPMG, analizza 2 principali scenari di decarbonizzazione.
- Strategia Green Fuels: punta su combustibili verdi come biometano e idrogeno, integrando la tecnologia CCS (Carbon Capture and Storage) per eliminare le emissioni residue;
- Strategia CCS Pura: prevede l’uso di gas naturale ma con un ruolo centrale della tecnologia CCS.
Nel 1° scenario, i consumi elettrici aumenterebbero del 387% al 2050, mentre nel 2° scenario la crescita sarebbe inferiore, con un aumento del 189%. I costi complessivi potrebbero aumentare fino a 1 miliardo di euro all’anno con la strategia Green Fuels, contro i 620 milioni di euro della strategia CCS.
Le 7 Proposte di Assovetro per la Transizione
Per rendere il percorso verso le emissioni zero più realistico e sostenibile, Assovetro ha formulato sette proposte chiave:
- Incentivi agli investimenti: supporto economico per la modifica dei processi produttivi tramite strumenti come contratti di sviluppo ambientale, fondi per la transizione industriale e crediti d’imposta;
- Sostegni per vettori energetici a emissioni zero: incentivi per l’acquisto di energia elettrica e idrogeno per mantenere competitività tra i produttori UE;
- Semplificazioni burocratiche: agevolazioni per l’accesso a energia decarbonizzata e priorità per impianti a fonte rinnovabile; de-risking degli investimenti tramite fondi europei;
- Riforma del sistema EU ETS: prevenzione della carenza di permessi di emissione e ampliamento dei rimborsi dei costi indiretti per settori energivori;
- Difesa commerciale: misure contro importazioni da Paesi con standard ambientali inferiori, tramite dazi anti-dumping e protezioni commerciali;
- Sviluppo di infrastrutture di rete: investimenti pubblici per elettricità, CCS e idrogeno, con attenzione alla distribuzione dei costi e tempistiche di realizzazione;
- Piano per energia verde: produzione di energia e vettori decarbonizzati con prezzi stabiliti, assegnando aree pubbliche per impianti destinati ai processi energivori da decarbonizzare.
Assovetro sollecita una roadmap nazionale, in linea con le direttive europee, per evitare il rischio di una delocalizzazione delle produzioni e garantire che la transizione verso la decarbonizzazione possa avvenire in modo graduale e sostenibile.
Pomili Demolizioni Speciali Srl, hub di economia circolare e azienda da 40 anni e 3 generazioni nei Servizi Ambientali e Automotive, è attenta alle tematiche ambientali e da sempre, si impegna nel Riutilizzo come “best practice” promuovendo un’etica-cultura “green” nel proprio territorio di riferimento.
L’Azienda, con sede principale a Monterotondo (Roma) e piattaforma rifiuti ferrosi e raee a Rieti-Cittaducale, possiede un esteso parco mezzi di diverse tipologie di portata ed è autorizzata e iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali nelle Categorie 1D, 4D, 5C, 8F, 9D, 10B-C e opera in tutta Italia sia nell’ambito della corretta gestione di rifiuti sia di origine urbana, sia industriale al ritiro, ed è addetta alla raccolta e al trasporto di:
- Rifiuti Urbani Non Pericolosi
- Rifiuti Urbani Pericolosi
- Rifiuti Speciali Non Pericolosi
- Rifiuti Speciali Pericolosi
Inoltre l’Azienda effettua l’attività di Intermediazione dei rifiuti (Autorizzazione Albo Nazionale Gestori Ambientali – Categoria 8) avendo consolidato nel tempo ottimi rapporti e partnership con impianti di stoccaggio/recupero/smaltimento di rifiuti.
Fonte: e-gazette.it
Foto principale: Ron Lach su pexels
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