I dati dell’Osservatorio 4.Manager rivelano che le imprese ricercano figure sempre più specializzate in sostenibilità!
Emergono nuove figure della sostenibilità
Raccontare la sostenibilità del lavoro quotidiano di Pomili Demolizioni Speciali Srl in modo trasparente, misurabile e chiaro. È con questo obiettivo che è stata decisa prima la redazione dei Bilanci Ambientali e a partire dal 40° esercizio aziendale, la stesura del Bilancio d’Impatto, realizzato utilizzando la pubblicazione di dati aggregati, su base bi-annuale, forniti e periodicamente aggiornati a opera degli uffici amministrativo e tecnico dell’Azienda, e predisposti dal nostro ufficio comunicazione per comprendere e comunicare l’impatto della sostenibilità nel nostro business.
Gli ultimi dati dell’Osservatorio 4.Manager dicono che più della metà delle Grandi e Medie Imprese sta elaborando una strategia di trasformazione per diventare sostenibili e cerca professionisti del settore in grado di comprendere tutti i processi aziendali, individuarne i punti deboli, riorganizzare la gestione interna e pianificare la migliore strategia in un’ottica di efficientamento e sostenibilità, anche nel quadro degli obiettivi dell’Agenda 2030. Stefano Cuzzilla, Presidente di Federmanager e 4.Manager, dichiara
Il mercato del lavoro avrà sempre più bisogno di queste professionalità emergenti. Per affrontare uno scenario geopolitico e geoeconomico in tumultuoso cambiamento assistiamo a una crescita annuale pari al 5% della domanda di competenze manageriali con sempre più precise green skill.
Dallo studio effettuato dall’Osservatorio 4.Manager emerge che il 58% delle Grandi e Medie Imprese (GMI) e il 40% delle Piccole hanno elaborato una strategia di trasformazione di lungo periodo per diventare un’impresa sostenibile. Le Grandi e Medie Imprese più orientate all’innovazione e alla trasformazione sostenibile sono quelle che negli ultimi tre anni hanno assunto manager (83%), lavoratori con elevate competenze tecniche (87%) e scientifiche (77%) e che hanno incrementato le risorse per la formazione di queste figure.
La rilevazione effettuata dall’Osservatorio evidenzia anche i principali fattori di attrito alla crescita e allo sviluppo delle imprese: la difficoltà di reperimento delle competenze sul mercato del lavoro (35%); ostacoli di natura normativa o burocratica (31%); la carenza di competenze manageriali interne (23%). Sempre Stefano Cuzzilla afferma
L’Italia deve strutturare un piano che analizzi oggettivamente come rispondere alla crescente domanda di approvvigionamento energetico contemperando le esigenze di produzione del sistema industriale, e quindi di crescita del Paese, con quelle di sostenibilità ambientale. È questa la transizione ecologica che auspichiamo nel solco del percorso intrapreso dal Pnrr e che necessita di precise competenze tecniche, scientifiche e manageriali.
Le nuove figure della sostenibilità
Nell’ultimo anno sono in forte crescita le figure professionali come il Sustainability Manager (+46%), di altre sempre riguardanti la sostenibilità più specialistiche (+38%) oppure di carattere consulenziale (+25%). Le competenze più richieste riguardano
- gli impatti sui Bilanci (+207%);
- Responsabilità sociale (+69%);
- Ambiente, salute, sicurezza su lavoro (+59%);
- Finanza (+42%).
Lo studio condotto dall’Osservatorio sui profili manageriali più richiesti rivela un’evoluzione del tradizionale paradigma competitivo, verso orizzonti di crescente affermazione e di professionalità preparate sui temi ESG (Environmental, Social and Governance):
- aumento del volume di affari e della profittabilità attraverso lo sviluppo del business e il sistema reputazionale;
- aumento delle opportunità finanziarie (quindi di accesso al credito, di investimento, di fiscalità);
- potenziamento strutturale della competitività aziendale e delle relazioni con gli stakeholder.
Fonte: e-gazette.it
Foto principale: Charles Deluvio su Unsplash
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