Dati Eurostat sull’economia circolare: il tasso di riciclo dei materiali
Il tasso di riciclo è in aumento nei Paesi europei
Eurostat, l’ufficio statistico comunitario, ha elaborato e pubblicato i dati sui flussi di materiale nell’Unione europea e il tasso di circolarità degli stessi, ovvero il tasso di utilizzo dei materiali provenienti da operazione di riciclo. Viene in particolare evidenziato come nell’Unione europea sia aumentato l’utilizzo dei materiali provenienti dal riciclo, incidendo sulla riduzione dei rifiuti e sull’estrazione delle materie prime a beneficio dell’ambiente.
Eurostat offre un set di indicatori relativi all’economia circolare.
12,8% È il tasso di circolarità europeo, cioè la quota di materie prime seconde (che derivano da riciclo) impiegate nell’Ue. “Un tasso di circolarità più elevato – spiega Eurostat – significa che più materiali secondari sostituiscono le materie prime seconde, riducendo così gli impatti ambientali dell’estrazione della materia prima”. Il tasso di circolarità è inferiore rispetto ad altri indicatori di circolarità, come i tassi di riciclaggio: questo perché, spiega ancora Eurostat, “alcuni tipi di materiali non possono essere riciclati, ad esempio i combustibili fossili bruciati per produrre energia o la biomassa consumata come cibo o foraggio”. Un tasso di circolarità più elevato può essere ottenuto non solo attraverso il riciclo ma, ad esempio, sostituendo i combustibili fossili con energie rinnovabili;
21,6% Il tasso di circolarità italiano nel 2020 (era 11,5% nel 2010). Decisamente sopra la media europea, l’Italia vanta uno dei tassi di circolarità maggiori in Europa.
Fanno meglio del nostro Paese:
- Olanda (30,9%)
- Belgio (23%)
- Francia (22,2%).
1,3% Il tasso di circolarità della Romania risulta essere il più basso in Europa.
L’indagine mostra come nel 2020 il tasso di circolarità abbia raggiunto il 12,8%, lo 0,8% in più rispetto al 2019. Ciò significa che il 13% delle risorse materiali utilizzate sul territorio europeo proviene da materiali riciclati e reimmessi nel mercato. Nonostante il tasso di riciclo arrivi al 55%, il tasso di circolarità rimane ancora basso e, secondo EUROSTAT, può essere aumentato allungando la vita dei prodotti, utilizzando processi produttivi più efficienti e rimpiazzando combustibili fossili con energia rinnovabile. Lo studio evidenzia anche le significative differenze nel tasso di circolarità a seconda dei materiali considerati. Nel caso dei minerali metallici il tasso di circolarità arriva al 25%, per i minerali non metallici (compreso il vetro) al 16%, per la biomassa (compresi carta, legno, tessuti) al 10%, mentre scende al 3 % per materiali come plastica e combustibili fossili.
8,8 L’incremento, in punti percentuali, del tasso di circolarità europeo del 2020 rispetto al 2019;
25% Il tasso di circolarità dei metalli. Come il riciclo, il tasso di circolarità cambia molto da materiale a materiale. Nel 2020, mentre il tasso di circolarità nell’UE era del 25 % per i minerali metallici, come indicato, per i minerali non metallici (come il vetro) era del 16%, del 10 % per la biomassa (compresi carta, legno, tessuti, ecc.) e del 3% per i materiali da fonti fossili (che includono plastica e combustibili fossili);
55% Il tesso di riciclo medio Europeo calcolato su tutti i rifiuti, esclusi i rifiuti minerali (quelli derivati dalle attività estrattive; anno 2018). L’Italia è al 67%.
47,7% Il tasso di riciclo medio europeo dei rifiuti urbani (2019). L’Italia nel 2019 era al 51,4%. L’obiettivo europeo per il 2025 e riciclare il 55% dei rifiuti urbani.
64,8% Tasso europeo di riciclo degli imballaggi (anno 2019). L’Italia aveva già raggiunto il 69,6%.
In materia di economia circolare, Pomili Demolizioni Speciali Srl, come comunicato nella nostra sez. News, ha partecipato quest’anno per la 1° volta alla SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti), il principale evento di comunicazione sulla prevenzione dei rifiuti a livello nazionale ed europeo, con Go2Life: progetto volto alla realizzazione di un Centro attrezzato per la preparazione al riutilizzo.
Go2Life vuole essere quindi la base economica, logistica e fisica al fine di ampliare una buona pratica di economia circolare e supportare sensibilità e occasioni proprie di una comunità sensibile alla sostenibilità e all’innovazione, all’interno di un territorio che fa riferimento in particolare a Roma Capitale e alla sua Area Metropolitana e alla provincia di Rieti.
Fonte: economiacircolare.com – unicircular.org
Foto principale: Morning Brew su Unsplash
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