Varie agenzia Onu si sono espresse su rischi e soluzioni del fenomeno
Inquinamento marino da DPI, indicazioni dall’ONU
Serve il massimo impegno: a fine luglio le agenzie dell’Onu ci hanno ricordato che si rischia un grave inquinamento marino da dispositivi di protezione individuale se cittadini e governi non ne gestiranno in modo corretto lo smaltimento.
L’United Nations Environment Programme (UNEP) ha evidenziato che in stragrande maggioranza le mascherine sono realizzate in materiale plastico monouso dannoso. Cosa rischiamo? Discariche fuori controllo in mare e inquinamento dell’aria dovuto all’incenerimento dei dpi.
Dunque l’Unep ha sollecitato i governi a occuparsi della questione, poiché lo smaltimento corretto dei rifiuti sanitari è un servizio pubblico necessario fondamentale nel contrasto all’emergenza.
Invece l’United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD) ha invitato i governi a incoraggiare l’adozione di mascherine più sostenibili, derivate da materiali naturali, e quindi biodegradabili o agevolmente riciclabili.
Questa soluzione sarebbe meno impattante e stimolerebbe la produzione di molti sostituti della plastica, come gomma naturale e juta. L’effetto positivo di questi nuovi DPI sulla salute del pianeta andrebbe a ricadrebbe anche sulle eco aziende fornitrici, molte delle quali presenti in Paesi in via di sviluppo (ad esempio Thailandia, Costa d’Avorio, Bangladesh).
Insomma, per la situazione critica degli oceani, nuovamente in peggioramento a causa dei nostri dpi, urgono nuove leggi, incentivi sulla riduzione dell’uso di materiali plastici e innovazioni di progetto e di realizzazione. E, secondo l’analisi dell’Unctad, abbiamo bisogno di regole coordinate a livello globale.
Pomili Demolizioni Speciali srl si impegna a fare la propria parte! È necessario uno sforzo da parte di tutti per non peggiorare l’inquinamento marino con le mascherine, ma anche con bottigliette, involucri di plastica, e tutti gli altri rifiuti che troviamo sulle nostre spiagge. Mandiamo la mente in vacanza, si, ma non il nostro senso di responsabilità 😉
Fonte: greenreport.it
Foto: Belle Co – Pexels
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