Per uscire davvero dalle emergenze, occorre una “giusta transizione” verso un nuovo modello economico
Non deve essere tutto come prima…
Condividiamo il comunicato stampa della Coalizione per il Clima poiché le preoccupazioni per l’emergenza climatica oggi sono amplificate da quella sulla pandemia da Coronavirus, estesa a livello globale! Quest’ultima inoltre sembra strettamente connessa alla sottovalutazione dell’impatto delle attività umane sulla natura e sull’ambiente!
Il riscaldamento climatico, ben più dirompente e distruttivo della pandemia che il mondo sta vivendo, non trarrà molto beneficio dalla momentanea flessione delle emissioni di gas serra; al contrario la situazione potrebbe essere peggiorata da eventuali rinvii o rallentamenti dell’azione per azzerare le medesime emissioni. Rilancio economico e decarbonizzazione devono diventare sinonimi, se non vogliamo perdere un’occasione unica e finanziamenti ingenti che non saranno di nuovo disponibili a breve.
Per questo la Coalizione Clima si sta interrogando, nelle sue diverse componenti, ritenendo che oggi più che mai occorra perseguire con decisione la progressiva riconversione del modello di sviluppo, che non abbia unicamente a riferimento i parametri economici e il Prodotto Interno Lordo, quanto piuttosto, le questioni salute e sicurezza, i diritti, nella società e nel lavoro, l’uso razionale ed efficiente delle risorse.
Ritorna quindi il concetto di “Giusta Transizione”, che non si limita a misure occupazionali sulla decarbonizzazione (ovvero la rinuncia all’utilizzo di tutti i combustibili fossili, non solo del carbone) ma allarga la visione, per attivare un processo di radicale cambiamento del modello di sviluppo, verso un modello economico che tenga conto di tutti i traguardi di crescita sostenibile fissati dalle Nazioni Unite (SDGs).
Gli obiettivi generali dovranno essere coerenti anche con quelli dell’Accordo di Parigi sul clima (2015), e lo slittamento della COP26 al 2021 non deve essere un motivo per rinviare la revisione degli NDC (i contributi dei singoli paesi al raggiungimento degli obiettivi).
A questo proposito l’Italia – che ha tutti gli interessi a difendere obiettivi ambiziosi – deve adoperarsi a livello europeo per promuovere l’innalzamento del target di riduzione delle emissioni come minimo al 55% al 2030, provvedendo nel contempo alla revisione in senso più ambizioso del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e dei suoi obiettivi, anche in vista del ruolo che avrà il nostro Paese come co-organizzatore della COP26, dove sarà fondamentale essere ambiziosi e chiari sui percorsi e le strade da seguire.
Le attuali misure che il Governo sta mettendo in atto – e quelle attese da interventi Europei – mettono indubbiamente in campo una mole significativa di risorse; la questione è che le stesse siano orientate verso un progetto e una strategia coerente e lungimirante, e non siano semplicemente rivolte a far fronte alle esigenze più immediate. Gli impegni del Green Deal europeo (vd. “Just Transistion Fund”) e italiano devono misurarsi con questa necessaria strategia. Così come indica anche la comunicazione della Commissione Europea sul fondo di recupero da 750 miliardi di Euro, per rafforzare la competitività, 203la resilienza e il ruolo dell’Unione Europea a livello globale, occorre che tutti gli investimenti siano orientati ad accelerare la transizione ecologica e digitale ed a costruire una società più equa e resiliente.
L’emergenza, nella quale siamo immersi, fa già intravedere dei cambiamenti necessari – in alcuni casi già accennati – nei modi di produrre, di lavorare, di consumare, di muoversi. Per questo, oltre al ruolo fondamentale dei decisori politici, delle Istituzioni pubbliche, delle aziende pubbliche e private, serve assicurare una vera partecipazione democratica. È necessario dotarsi di una Strategia e di un piano per recuperare e riqualificare le aree inquinate e inutilizzate che sono disseminate nel Paese, consentendo di liberare e risanare ingenti spazi privi di destinazione d’uso (vd. servizi di bonifica di aree e siti contaminati e demolizioni di impianti ed edifici) e creare i presupposti per una loro riconversione.
La transizione ecologica sarà possibile solo se superiamo l’attuale separazione e frammentazione degli interventi e i divari territoriali, mettendo in campo idee nuove e una diversa visione d’insieme delle politiche. Va affrontato in modo sinergico e nuovo il tema della rigenerazione delle periferie, legando assieme obiettivi ambientali sociali e occupazionali. Devono essere superati i ritardi negli interventi di messa in sicurezza del territorio e vanno affrontate con urgenza e determinazione le questioni legate al rischio idrogeologico e sismico che caratterizzano gran parte del nostro Paese.
Un’elenco di alcuni dei punti, sui quali la Coalizione per il Clima individua la necessità e l’urgenza di un’azione:
- Giusta Transizione
- Produzione di energia ed efficienza energetica
- Sussidi ambientalmente dannosi
- Filiera agro-alimentare
- Digital Divide
- Mobilità
- Economia Circolare (e ciclo dei rifiuti)*
- Cooperazione
- Scuola, Ricerca, Università
*Non ci sono dubbi sulla necessità di favorire un modello basato sull’economia circolare, attraverso la diffusione della raccolta differenziata, la tariffazione puntuale, la costruzione di impianti di nuovi impianti di riciclo e per la riparazione dei prodotti, sia per i rifiuti urbani che per quelli speciali, per ridurre l’uso di risorse ed energia, riducendo a pochi punti percentuali, rispetto al totale, il conferimento alle discariche e agli inceneritori. L’emergenza Covid-19 ha generato un’ampia varietà di “nuovi” rifiuti, come mascherine, guanti, tute e altri materiali monouso utilizzati dagli operatori sanitari, che vanno all’incenerimento, a cui si aggiungono i dispositivi monouso impiegati dai cittadini. È necessario, nel limite del possibile, ridurre l’uso dei materiali monouso e promuovere l’utilizzo di materiali riutilizzabili. E per una corretta gestione di questa tipologia di rifiuti (anche infettivi), vi suggeriamo i servizi ambientali di Pomili Demolizioni Speciali Srl, partner fidato per privati ed enti pubblici! Si rimane a disposizione per ogni eventuale richiesta di informazioni (anche riguardo a sanificazione di locali):
📲 direzione@pomilids.it
📞 06-9060232
Fonte: CS Coalizione per il Clima | Foto: Pierpaolo Riondato su Unsplash
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