L’obiettivo delle manifestazioni dei giovanissimi è quello di pretendere che i governi attuino gli accordi sul clima che hanno preso a Parigi nel 2015
Cosa sono i “Fridays For Future”?
Da 3 generazioni e 40 anni, Pomili Demolizioni Speciali srl è seriamente impegnata, giorno dopo giorno, per una vera economia circolare e per la tutela dei territori e da maggio 2017 ha messo in campo una serie di canali diretti attraverso i social media e la messaggistica istantanea per comunicare il nostro impegno. E su queste piattaforme online ultimamente si moltiplicano i contenuti pubblicati contrassegnati da:
- #FridayForFuture #FridaysForFuture
- #SchoolsStrike4Climate
- #ClimateStrike
Questi sono i principali hashtag che rimandano alla più grande iniziativa studentesca su scala mondiale nell’epoca dei social media, nonché una delle più importanti e concrete iniziative a difesa dell’ambiente degli ultimi decenni.
Tutto è nato dall’iniziativa individuale di Greta Thunberg, studentessa svedese di 16 anni, che a partire dal mese di agosto del passato anno (2018) salta la scuola ogni venerdì per manifestare fuori dal parlamento a Stoccolma!
E a proposito di “influencer”, Greta, in poco tempo, è diventata una dei 25 teenager più influenti al mondo secondo il Time, è intervenuta 2 volte alla COP24, la conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici che si è tenuta in Polonia, e al Forum economico mondiale di Davos. Famoso è il video del suo discorso al Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres dove prende in esame tutti i temi più impellenti legati alla crisi climatica; inoltre c’è un suo Ted Talk in cui racconta del percorso che l’ha portata sin da bambina a impegnarsi per l’ambiente e della sua depressione, causata proprio dal cambiamento climatico.
E se solitamente si parla di impatto ambientale per definire quanto le nostre azione danneggino il pianeta e consumino le risorse sempre più limitate, questo non si può dire dell’impatto di Greta nel coinvolgere migliaia di studenti in tutto il mondo: le adesioni al Friday for Future (o Fridays For Future) si sono registrate in decine di città nel mondo assieme alle manifestazioni: dal 30 novembre si sono formati comitati di protesta in Australia; in Svizzera gli studenti scendono in strada regolarmente (lo scorso gennaio erano più di 20 mila); in Germania e Inghilterra arrivano fino a 50mila, mentre a Bruxelles c’erano 35mila giovanissimi in piazza a costringere il ministro dell’ambiente belga Joke Schauvliege alle dimissioni, che aveva dichiarato che gli studenti erano manipolati da poteri oscuri, e di aver utilizzato i servizi segreti per scoprire che dietro alle manifestazioni ci fosse una cospirazione nei suoi confronti.
E il nostro Paese? Anche in Italia hanno iniziano ad aggregarsi i primi studenti, soprattutto a Milano in piazza della Scala.
L’obiettivo condiviso è quello di pretendere che i governi attuino gli accordi che hanno preso a Parigi nel 2015 e che intervengano radicalmente per mettere in atto dei provvedimenti che incidano in maniera tangibile su:
- emissioni di Co2
- energie rinnovabili
- cura dei mari e dei paesaggi
- tutela degli ecosistemi
- salvaguardia delle specie in via d’estinzione
Questi saranno anche i principali temi delle manifestazioni indette per il 15 marzo 2019, per quello che sarà il Climate Global Strike: il più grande sciopero globale per il clima degli ultimi anni!
Fonte e Immagine di copertina: FridaysForFuture.org, Wired.it
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