Il governo cambia rotta: incentivi all’acquisto a rischio, focus sulla produzione e la ricerca
Tavolo Automotive 2025: il futuro degli incentivi tra incertezze e cambi di strategia
Pomili Demolizioni Speciali Srl è da oltre 40 anni nel campo Automotive, un settore in attesa di risposte decisive: infatt il 5 marzo, durante il Tavolo Automotive convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, verranno discusse le strategie per il 2025, ma i segnali del governo sono chiari, cioè gli aiuti diretti all’acquisto potrebbero scomparire definitivamente…
Negli anni scorsi, il Governo ha introdotto diversi incentivi per l’acquisto di veicoli, ma secondo il ministro Adolfo Urso, questi strumenti non hanno dato i risultati sperati: “Il tempo del bonus è finito, non ha funzionato”, ha dichiarato, evidenziando come i sussidi non abbiano avuto un impatto significativo sulla produzione nazionale.
Per questo motivo, il Fondo Automotive è stato ridimensionato e le risorse sono ora destinate a sostenere la produzione e la ricerca. Tra le misure previste rientrano:
- contratti di sviluppo per le aziende del settore;
- sostegno alla ricerca e all’innovazione;
- aiuti per le aree di crisi industriale, come il caso di Melfi.
L’incertezza sugli incentivi sta generando un effetto paradossale: molti consumatori, convinti che arriveranno nuovi bonus, stanno rinviando l’acquisto dell’auto. Tuttavia, questi incentivi potrebbero non essere più previsti.
Secondo Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE, il fenomeno è evidente: “Le reti segnalano che molti clienti attendono ancora gli incentivi statali. Non hanno capito che nel 2025 potrebbero non esserci, oppure non credono all’eliminazione annunciata dal governo“.
Questa situazione rischia di frenare ulteriormente le vendite, aggravando una crisi già in corso. “Sembra un ‘effetto annuncio’ senza annuncio. Dopo i rinvii, le modifiche e i click day degli anni scorsi, è normale che i consumatori siano scettici”, ha aggiunto Cardinali.
Sebbene la direzione del governo sembri chiara, non si può escludere un cambio di rotta dell’ultimo minuto. Potrebbe esserci un dietrofront improvviso, magari con l’introduzione di nuove forme di sostegno, anche se non direttamente sotto forma di bonus all’acquisto.
Il Tavolo Automotive del 5 marzo sarà quindi decisivo per delineare il futuro del settore e chiarire quali saranno le strategie per il 2025.
Fonte: Mimit (Ministero delle Imprese e del Made In Italy), newsmondo.it
Foto principale: Luke Miller su pexels
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