la COP29 di Baku ridefinisce gli obiettivi finanziari per il clima tra ambizioni ridimensionate e sfide globali
COP29 a Baku sul clima
Dopo due settimane di negoziati intensi, i 200 Paesi presenti alla COP29 hanno raggiunto un accordo che, pur rappresentando un passo avanti, lascia molti insoddisfatti. Il nuovo target prevede 300 miliardi di dollari all’anno per la finanza climatica entro il 2035, sostituendo il precedente obiettivo di 100 miliardi in scadenza nel 2025. È stato inoltre suggerito di ampliare il finanziamento a 1.300 miliardi di dollari all’anno, includendo fondi pubblici e privati.
Nonostante gli applausi, l’accordo ha suscitato amarezza tra i Paesi più vulnerabili, per i quali l’obiettivo appare insufficiente e tardivo. Anche il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha espresso rammarico, definendo il risultato una “base su cui costruire”.
La COP29 ha finalmente approvato le regole per il mercato dei crediti di carbonio, uno strumento essenziale per incentivare la decarbonizzazione e promuovere investimenti green. Tuttavia, gli esperti avvertono che senza una trasformazione sistemica della finanza globale, l’azione climatica resterà insufficiente.
L’Italia ha consolidato la sua partnership con l’Uganda, approvando un piano per rafforzare le capacità istituzionali locali nel contrasto al cambiamento climatico. Tra le priorità, figura la gestione sostenibile dei rifiuti, tema centrale del memorandum firmato a Dubai nel 2022. Questo contributo si inserisce nelle strategie italiane di cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile.
Nel corso di un evento al Padiglione Italia, associazioni e aziende italiane hanno proposto soluzioni per ridurre le emissioni del trasporto stradale pesante. Tra queste, l’introduzione di un “carbon correction factor” per incentivare l’uso di tecnologie avanzate come biocarburanti, e-fuels e idrogeno. L’obiettivo è coniugare sostenibilità e competitività, valorizzando tutte le tecnologie disponibili.
Durante la COP29, il WWF ha sottolineato l’importanza di triplicare la capacità delle energie rinnovabili entro il 2030 per combattere il cambiamento climatico senza danneggiare la biodiversità. Tuttavia, il ministro dell’Ambiente italiano, Gilberto Pichetto, ha ricordato che due terzi dell’energia elettrica in Italia derivano ancora dai combustibili fossili, impegnandosi a eliminare il carbone entro il 2028.
La dichiarazione del G20 di Rio e la prospettiva di riforma globale
Il G20 ha ribadito la necessità di riformare l’architettura finanziaria internazionale per affrontare le sfide del cambiamento climatico e promuovere uno sviluppo sostenibile. Il comunicato sostiene la necessità di garantire una transizione equa, specie nei Paesi in via di sviluppo.
Studio Italian Climate Network: contributi finanziari attesi
Un rapporto di Italian Climate Network analizza i contributi richiesti a Italia, Stati Uniti e Cina per raggiungere i nuovi obiettivi. Lo studio evidenzia che:
- L’Italia dovrebbe aumentare i propri contributi a 14,5-22,6 miliardi di dollari l’anno, oltre 20 volte gli attuali livelli.
- Gli Stati Uniti, principali responsabili storici delle emissioni, dovrebbero stanziare oltre 500 miliardi di dollari l’anno, una cifra difficilmente sostenibile senza un cambio di paradigma.
- La Cina, primo emettitore attuale, dovrebbe contribuire tra 54 e 70 miliardi di dollari l’anno.
L’assenza di impegni concreti da parte degli Stati Uniti rischierebbe di compromettere ogni tentativo globale di raggiungere gli obiettivi finanziari.
Da Baku a Belem: la roadmap per il futuro
La COP29 ha aperto un percorso verso la COP30 di Belem (Brasile), dove sarà fondamentale tradurre gli impegni in azioni concrete. La sfida più grande resta garantire una transizione giusta e inclusiva, capace di rispondere alle esigenze dei Paesi più vulnerabili e accelerare il passaggio a un’economia globale sostenibile.
Pomili Demolizioni Speciali, da oltre 40 anni nel campo Automotive, rispetta tutti gli stringenti criteri sul conferimento, la demolizione e la radiazione di veicoli fuori uso (tra cui quelli previsti dal progetto ELV-U.N.R.A.E. Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e da gennaio 2018 è in possesso della qualifica AVEI (Autodemolitore Veicoli Elettrici o ibridi) per la corretta gestione del fine vita dei veicoli elettrici o ibridi.
Fonte: e-gazette.it
Foto principale: Media gallery di cop29.az
Commenti
Ancora nessun commento.