Il nuovo libro della giornalista Letizia Palmisano, racconta realtà impegnate nel riuso e nell’economia circolare
“Sette vite come i gatti”: riuso di oggetti per ridurre lo spreco
Secondo il nuovo “Rapporto Coop 2023 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop), nonostante gli italiani siano campioni nelle rinunce (calano le compravendite immobiliari, le auto, i beni tecnologici), questi hanno sostituito il nuovo con l’usato: 33 milioni l’anno passato hanno venduto o acquistato beni usati.
Riguardante proprio gli stili di vita ed Economia Circolare, Letizia Palmisano (Giornalista Ambientale) ha pubblicato – in libreria e negli store online dal 29 settembre – il libro “Sette vite come i gatti, ridare valore agli oggetti. Storie di Economia circolare”, per estendere questa pratica a tutti gli ambiti della nostra quotidianità, per uno stile di vita davvero sostenibile:
Oggi la sensibilità verso l’emergenza ambientale è molto cresciuta ed è in costante aumento la percentuale di chi vorrebbe rendere più “green” il proprio stile di vita. Meno chiaro, però, è sapere come fare e i dati, come quelli diffusi dal Global Footprint Network relativi all’Overshoot day, ci dicono che dobbiamo accelerare il cambiamento. La transizione ecologica è però davvero possibile e può partire da ognuno di noi. Proprio per questo il saggio parte dal raccontare episodi e scelte di vita della giornalista che parte da esempi personali per dimostrare come spesso le alternative circolari siano davvero concretamente fattibili, se si sa da dove partire e dove si vuole andare.
“Fil rouge” del libro è il riuso di oggetti per ridurre lo spreco e aumentare il ciclo di vita di un prodotto: dagli abiti, ai mobili, passando per libri e giocattoli, ma non solo. Si parla anche di ciò che può sembrare a impatto zero solo perché immateriale, come una e-mail, per scoprire che non è così. Di capitolo in capitolo si indaga da dove vengono le materie prime, come allungare la vita dei beni, che differenza c’è tra riuso e riciclo, quanto è importante che un oggetto sia riparabile e perché è ecologista che un tavolo, ad esempio, sia disassemblabile.
Il miglior rifiuto? È sempre quello che non viene prodotto, specie se, cambiando lo stile di vita e il rapporto con gli oggetti, materiali e digitali, si possa ridurre davvero la nostra impronta ambientale grazie alla condivisione, alle scelte di acquisti consapevoli, al rimettere in circolo ciò che non ci serve più!
Fonte e foto: Comunicato stampa Letizia Palmisano SETTE VITE COME I GATTI – Ufficio stampa Valeria Morelli
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