Sono passati 3 anni dall’approvazione del Decreto Clima, Greenpeace con il suo video-inchiesta indaga sulla sua corretta applicazione nei supermercati italiani
Contenitori riutilizzabili portati dai clienti nei supermercati, lo sapevi?
Poche persone saranno a conoscenza di una norma approvata esattamente 3 anni fa, la legge n. 1411 del 2019, il cosiddetto Decreto Clima voluto dall’allora Ministro Sergio Costa. Secondo la normativa, “è consentito utilizzare contenitori propri purché riutilizzabili, puliti e idonei per uso alimentare”.
A questo proposito, per verificare quanto si conosca e quanto si applichi la norma, Greenpeace ha avviato un’inchiesta realizzata da volontari dell’organizzazione ambientalista in 10 città italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Pisa, Roma, Torino e Trieste), all’interno dei supermercati dei marchi Conad, Coop, Selex, Végé, Eurospin, Esselunga e Sogegross.
Se la Grande distribuzione organizzata (Gdo) favorisse la diffusione di questa pratica si risparmierebbero milioni di tonnellate di incarti, pellicole, vaschette e altri tipi di imballaggi, eppure, i supermercati italiani non sempre permettono alla clientela la vendita con questa modalità, che ridurrebbe i rifiuti inutili e inquinanti.
L’indagine di Greenpeace ha rilevato che dei 54 punti vendita visitati, solo in 24 (il 44,4%) è stato concesso loro di utilizzare il contenitore portato da casa per acquistare alimenti come pomodori secchi, ricotta, olive etc. Nei restanti 30 supermercati (il 55,6%) la vendita con tale modalità non è stata consentita dal personale nonostante le leggi vigenti lo permettano. Secondo la normativa, il personale dei supermercati può rifiutare il ricorso a questa tipologia di imballaggi laddove ritenga che non sussistano le condizioni igieniche.
Il responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace, Giuseppe Ungherese, tira le somme della rilevazione e lancia un appello alla Gdo:
È urgente adeguarsi subito a una normativa pensata per ridurre rifiuti che potremmo facilmente evitare. Non solo i supermercati italiani continuano a basare il loro business sul massiccio ricorso al monouso in plastica e mancano di investimenti in sistemi di riuso, ma addirittura spesso negano l’applicazione delle normative vigenti sui contenitori riutilizzabili.
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Fonte: greenpeace.org
Foto principale: Volodymyr Hryshchenko su Unsplash
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