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Innovazione e sostenibilità per un’economia circolare
Sostenibilità ed economia circolare
Oggi si assiste verso una transizione da un’economia di tipo lineare verso un’economia di tipo circolare. Gli attuali sistemi economici vengono paragonati a degli organismi che dopo aver elaborato e utilizzato le sostanze nutrienti, vengono immesse nuovamente nel ciclo biologico e tecnico.
In questa modalità c’è una considerevole riduzione degli sprechi, andando così a diminuire l’impatto sull’ecosistema. Applicazioni pratiche di questo tipo sono iniziate già a partire dagli anni ’60, con lo scopo di limitare al massimo lo spreco delle risorse naturali e il conseguente aumento dei rifiuti. Grazie all’economia circolare si producono beni che hanno una maggiore durata e viene fornita una maggiore importanza alle attività di “ricondizionamento” e un’attenzione nuova verso la riduzione di produzione di rifiuti. Questo nuovo sistema permette di non sprecare più materie prime, ma ne incentiva il corretto utilizzo, rispettando così l’ambiente ed evitando di sottrarre le sempre più limitate risorse.
Un’enorme problema che affligge diverse metropoli è quello relativo alla produzione e al conseguente smaltimento dei rifiuti. Molte città sono sporche, l’immondizia spesso non viene gettata negli appositi contenitori per la raccolta differenziata e di conseguenza viene smaltita in modo inappropriato, l’aria è inquinata così come i corsi d’acqua. Questa problematica richiede una maggiore urgenze per essere risolta se si vuole evitare che l’ecosistema collassi.
I vantaggi dell’economia circolare
I benefici dell’economia circolare sono molti, soprattutto se visti nel lungo periodo. Il passaggio verso un nuovo sistema economico richiede diversi anni per valutarne gli effetti positivi.
L’economia circolare permette di ridurre al massimo la pressione sull’ambiente attraverso due modalità:
- rivolgendo la sua attenzione verso una produzione più green, sostenibile e poco inquinante dell’energia;
- producendo meno rifiuti.
Un altro aspetto positivo da prendere in considerazione per valutare i benefici relativi al passaggio verso l’economia circolare è la maggiore sicurezza che si avrà rispetto alla disponibilità di materie prime, in quanto queste ultime sono costantemente reimmesse nel sistema e riutilizzate, in un ciclo infinito.
Grazie all’economia circolare vi è un conseguente aumento della competitività, l’impulso verso l’innovazione, la ricerca e la crescita economica, senza dimenticare l’aumento dei posti di lavoro. A tal proposito è utile sottolineare come grazie a questo nuovo modello di sviluppo, nell’Unione Europea, si arriveranno a creare circa 600mila nuovi posti di lavoro. Ovviamente questo sarà un vantaggio sia per l’ecosistema, ma anche per la vita delle persone, che sicuramente in positivo.
Un settore posto sotto i riflettori è quello dei rifiuti, in quanto il capitale necessario per la costruzione degli impianti per il loro corretto smaltimento è alquanto elevato; sarebbero infatti necessari miliardi di euro per la creazione di un sistema che funzioni in maniera efficiente e che possa portare ad un riciclo e ad un riutilizzo delle risorse nel tempo.
C’è anche da sottolineare che purtroppo nel nostro Paese l’adozione di questo modello è molto lenta ma questo non deve far scoraggiare poiché fortunatamente nell’Unione Europea risulta essere uno dei temi principali.
Nel dicembre 2015 è stato pubblicato il “piano d’azione EU”, che comprende 54 misure relative al ciclo di vita dei prodotti. Vengono inoltre individuati cinque settori prioritari verso la transizione: materie plastiche, rifiuti alimentari, materie prime essenziali, costruzione e demolizione, biomassa e materiali biologici. Questo nuovo modello economico rappresenta anche un modello sistemico, all’interno del quale ogni agente deve essere considerato interconnesso e ovviamente gli stakeholder coinvolti sono molteplici.
Il tema della transizione energetica
Tema di grande attualità che riscuote un fortissimo interesse presso gli stakeholder è quello relativo alla Transizione Energetica.
È un processo che richiede cambiamenti radicali nelle modalità di produzione e utilizzo di energia. Il suo impatto ricade sulla qualità della vita, sull’ambiente, sullo sviluppo economico e sull’organizzazione sociale.
Tre i fattori rilevanti che guidano la transizione energetica e sono rispettivamente: l’acceso universale all’energia, la mitigazione del cambiamento climatico e la crescita mondiale della popolazione.
Riguardo la tematica della sostenibilità ambientale per la riduzione delle emissioni di CO2.
È avviato un importante progetto per limitare il riscaldamento globale al di sotto di 2°C come declinato nell’Accordo di Parigi COP21.
Un altro importante fattore da tenere sotto controllo e che richiede la stessa urgenza di intervento, è quello relativo all’accesso all’energia elettrica a tutte quelle persone che ancora oggi nel mondo ne sono sprovvisti e allo stesso tempo garantire la crescita delle economie emergenti e mantenere un adeguato livello di sviluppo per i paesi più industrializzati.
Questo nuovo modello deve essere caratterizzato da elevati standard di efficienza in grado di fornire energia pulita, a elevata densità, continua ed economica. Ad oggi non esiste ancora una fonte di energia che sia in grado di rispondere a tali requisiti, pertanto è necessario puntare su energie prodotte da fonti rinnovabili sicuramente più pulite, ma non in grado di coprire tutte le tipologie di fabbisogno energetico e nello stesso tempo l’utilizzo di tutte quelle fonti a minori emissioni, come ad esempio il gas naturale, in grado di garantire continuità ed elevato contributo energetico in particolare nei settori della grande industria, della chimica e del trasporto.
La ricerca in questo senso avrà un ruolo fondamentale per superare i limiti attuali delle varie fonti energetiche, che per le rinnovabili sono la bassa densità e la discontinuità e per le fossili l’impronta carbonica.
L’economia circolare promuove l’adozione di modelli di consumo più sostenibili attraverso un impegno condiviso tra le aziende e le azioni degli individui.
L’obiettivo è quello di contribuire alla crescita economica e sociale dei Paesi nel pieno rispetto dell’ambiente e promuovere presso istituzioni e stakeholder locali un modello di sviluppo sostenibile e basato sull’ economia circolare facendo leva sulle competenze delle proprie imprese e sulla forza della produzione. La Transizione Energetica rappresenta quindi uno strumento fondamentale per disegnare un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale.
A tal proposito è utile sottolineare come negli ultimi anni, tra le abitudini degli individui,ci si orienti sempre di più nella scelta di abitazioni sempre più “green”. Infatti nel caso in cui ci si ritrova a dover ristrutturare la propria abitazione, la scelta ricade su interventi di efficientamento energetico. Nel caso in cui si stia scegliendo di cambiare abitazione, la scelta migliore ricade verso soluzioni intelligenti a favore del risparmio energetico. Le persone stanno traslocando verso le cosiddette “smart cities”, città sempre più ecosostenibili. In questo caso, dopo aver fatto la voltura il subentro o l’allaccio delle nuove utenze, scelgono anche tariffe luce e gas convenienti. Grazie al superbonus questi interventi sono incentivati dallo Stato ed è per questo che stanno aumentando sempre di più le richieste per di installazione di impianti che sfruttano l’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Con i pannelli solari ad esempio infatti, è possibile ridurre dell’80% la bolletta, se non azzerarla del tutto, sfruttando solo l’energia del sole. Anche in questo caso il ritorno sull’investimento è molto vantaggioso. Un’ altra soluzione intelligente, per ridurre gli sprechi energetici ci viene fornita dallo sviluppo tecnologico. Oggi è possibile applicare la domotica al fotovoltaico. È un investimento che si ripaga in pochi anni attraverso i risparmi conseguiti in bolletta. La domotica permette anche il controllo integrato ed automatizzato del riscaldamento o degli elettrodomestici Controllo automatico o manuale, in locale o da remoto, sfruttando la connessione internet che abbia una buona copertura attivando una delle migliori offerte. Per ottimizzare risparmio energetico è possibile rivolgersi al proprio gestore il quale consiglierà di attivare la migliore offerta luce sul mercato.
Le azioni future verso l’economia circolare
La transizione verso un modello sostenibile sarà lunga e purtroppo il tempo a disposizione non è cosi tanto.
In questo momento è necessario un nuovo modello di pensiero, che consenta un perfezionamento delle condizioni di vita di tutta la popolazione sia a livello sociale che economico tramite un cosciente sfruttamento delle risorse disponibili sul pianeta. E’ di rilevante importanza la collaborazione tra tutti gli stati membri, gli organismi, le regioni e le imprese interessate.
Ciascuno deve modificare il proprio modo di pensare e di agire in modo responsabile. Ognuno deve puntare al riciclo e alla rigenerazione.
Contenuto realizzato a cura di Selectra Italia | Immagine: Chris Barbalis su Unsplash
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