Nei 27 Paesi UE quantità e trattamenti diversi per la gestione della frazione organica
La gestione dei rifiuti organici in Europa
La gestione dei rifiuti organici in Europa si svolge, nei 27 Paesi, con modalità anche molto diverse. Lo dice una ricerca di cui l’Arpat – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale regione Toscana – ha pubblicato recentemente la sintesi.
Alcune aree UE non si sono ancora avvicinate al potenziale di una gestione adeguata dell’organico. Anzi, la stessa raccolta differenziata si avvia a regime molto lentamente. Inoltre, gli impianti dedicati sono meno del necessario in molti paesi. In Europa, secondo i dati diffusi da Arpat “134.000 tonnellate di azoto e 44.000 di fosforo vengono perse a causa di un’errata raccolta differenziata dei rifiuti organici urbani”.
L’organico differenziato costituisce in Europa oltre il 34% dei rifiuti urbani totali (86 milioni di tonnellate nel 2017).
Come avviene la gestione dei rifiuti organici
Le tecniche di trattamento dell’organico ad oggi più diffuse sono:
- il compostaggio (trattamento in presenza di ossigeno) che è la tecnica più utilizzata
- e la digestione anaerobica (in assenza di ossigeno) che può generare biogas e dare luogo a una fonte di energia rinnovabile.
I prodotti risultanti, se di qualità, sono utilizzabili come fertilizzanti. Dalla ricerca emerge che 12 paesi hanno attivato un sistema di qualità e procedure di garanzia per certificare la qualità del terriccio e altri prodotti. Per chiudere in modo ottimale il cerchio virtuoso del riciclo dei rifiuti!
La situazione europea è molto varia anche per gli imballaggi biodegradabili. Secondo lo studio Ue:
“I prodotti compostabili non sono necessariamente biodegradabili in natura o nella compostiera domestica, per questo è molto importante che vi siano etichette chiare, istruzioni d’uso e disposizioni sulla biodegradabilità e compostabilità delle plastiche per una buona gestione dei rifiuti organici”.
Un dettaglio, questo della busta che contiene i rifiuti organici, molto importante nell’esito del trattamento dei rifiuti. In Italia, ad esempio, le bioplastiche compostabili nella raccolta degli scarti di cucina è in aumento, e aumenta purtroppo anche la plastica tradizionale erroneamente usata con l’umido.
Ancora molto lavoro da fare per raggiungere la sostenibilità ambientale in questo campo. Eppure la gestione dei rifiuti è una sfida da vincere per salvaguardare il futuro di tutti, come ben sa Pomili Demolizioni Speciali srl, che l’ha scelta come uno dei core business della propria attività.
Fonte: greenreport.it, ARPAT su dati 2017 | Foto: Kaboompics.com – Pexels
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