Per evitare un drammatico impatto ambientale dei nostri dispositivi di protezione individuale
Mascherine per coronavirus: riusciamo a renderle più sostenibili?
Mascherine per coronavirus e guanti usati. Già da qualche giorno li troviamo ai bordi delle strade, sui marciapiedi, a testimonianza di una diffusa insensibilità per i nostri territori. Se non invertiamo la rotta ce li ritroveremo in mare, questa estate, purtroppo!
L’indicazione è di gettare questi dispositivi nella raccolta indifferenziata, anche perché nella raccolta della plastica devono essere conferiti solo gli imballaggi in plastica. Dall’indifferenziato vengono poi mandati a incenerimento oppure in discarica.
Ora, per un periodo di cui non sappiamo la lunghezza, l’Italia potrebbe aver bisogno di 30-40 milioni di mascherine al giorno. Dunque siamo di fronte anche a una questione ambientale da gestire con tutti gli strumenti a nostra disposizione!
Da più parti si inizia a chiedere ai decisori politici di normare per rendere la produzione delle mascherine più sostenibile. Sarebbe inoltre utilissimo un adeguamento degli impianti di selezione e riciclo, per arrivare a una gestione differenziata delle mascherine usate.
Il giornalista Diego Barsotti su Greenreport.it individua due possibili vie:
- riusabilità: studiare soluzioni e filati che mantengano la loro funzione protettiva a distanza nel tempo. Una sfida per l’industria italiana. Ma anche un’occasione per provare a creare nuovi mercati anche all’estero.
- riciclo: produrre solo mascherine facilmente riciclabili, quindi fatte con un solo polimero o al limite con due (polipropilene e polietilene, la cui industria del riciclo è già consolidata). Oggi il polipropilene, polimero facilmente riciclabile, viene associato a strati di polietilene (e le cose vanno ancora bene) o al poliestere (negativo) al pet (negativissimo, perché pet e polipropilene sono come l’acqua e l’olio, incompatibili tra loro e quindi non riciclabili), al polyammide (anche qui pollice verso).
Nel frattempo sta a noi usarle in modo corretto e smaltirle adeguatamente. Per qualsiasi necessità riguardo la gestione corretta dei rifiuti, anche di quelli pericolosi e infettivi, Pomili Demolizioni Speciali srl mette a disposizione di privati ed enti pubblici i propri servizi professionali e competenze specializzate. È possibile richiedere informazioni e servizi di consulenza su questa attività attraverso una email a direzione@pomilids.it o contattando il centralino al numero 06-9060232.
Fonte: greenreport.it
Ph Anna Shvets – Pexels
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