Pomili Demolizioni Speciali SRL vuole condividere la playlist per l’ambiente, con le canzoni dedicate alla tutela dei territori e all’amore per la Natura
La playlist dell’ambiente
Negli anni sono stati tanti gli autori, i cantanti e gli artisti che si sono espressi a favore dell’ambiente grazie alla loro musica. Pomili Demolizioni Speciali SRL, da 40 anni nei servizi ambientali, vuole condividere alcune playlist “green”, una raccolta con i maggiori successi o gli interventi considerati da noi più interessanti dedicati all’ambiente:
“Oceans, rivers, lakes and streams have all been touched by man. The poison floating out to sea now threatens life on land. Don’t go near the water”: Oceani, fiumi, laghi e torrenti sono stati tutti toccati dall’uomo. Il veleno galleggiante in mare ora minaccia la vita sulla Terra. Non andare vicino all’acqua. così i beach boys negli anni 70″ manifestavano il loro disprezzo nei confronti dell’azione umana su fiumi, laghi e mari
“A Hard Rain’s A Gonna Fall” di Bob Dylan del 1963, una canzone che, scritta al tempo della crisi dei missili a Cuba nell’ottobre del 1962, parla del fall-out atomico: la caduta come pioggia delle scorie radioattive in seguito a un’esplosione atomica.
Nella playlist per l’ambiente come non citare Michael Jackson con la sua “Earth song” del 1995 una canzone dedicata all’intero pianeta terra!
“Il ragazzo della Via Gluck”, la celebre canzone presentata da Adriano Celentano al Festival di Sanremo del 1966. La canzone scritta negli anni di un grande boom economico denuncia la grande espansione edilizia ed il fatto che tutti gli spazi verdi stessero scomparendo!
“Sorella Terra”, la canzone di Laura Pausini in cui si celebra la bellezza del nostro pianeta e si evidenzia l’incuria dell’uomo verso le risorse che essa ci mette a disposizione
Si inserisce nella nostra playlist anche Lorenzo Jovanotti con la sua ultima canzone “Una nuova era”. Il cantante aveva promesso che il mattino dopo ogni concerto del suo tour (“Jova Beach Party”) le spiagge sarebbero state più pulite di prima: «L’obiettivo è lasciare il segno senza lasciare i segni». Il tour, che costa un milione e mezzo a data e che prevede una raccolta differenziata dei rifiuti dedicata, ha però avuto diverse critiche per i risultati ottenuti e in primo luogo per le aree sede dei concerti, molto spesso delle zone tutelate e di pregio ambientale.
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