Lo sviluppo sostenibile è un tipo di sviluppo economico che non va a gravare sulla salvaguardia dell’ambiente e dei beni per le generazioni future. La definizione comune é quella della Conferenza ONU di Rio de Janeiro del 1992, e contenuta nel Rapporto Brundtland  (1987):

Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali

Nel documento viene enfatizzata la tutela dei bisogni di tutti gli individui e una maggiore partecipazione da parte dei cittadini per compiere un processo democratico che vada a incidere sulle scelte internazionali:

Lo sviluppo sostenibile impone di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti e di estendere a tutti la possibilità di attuare le proprie aspirazioni ad una vita migliore (…) Il soddisfacimento di bisogni essenziali esige non solo una nuova era di crescita economica per nazioni in cui la maggioranza degli abitanti siano poveri ma anche la garanzia che tali poveri abbiano la loro giusta parte delle risorse necessarie a sostenere tale crescita.

Per questi motivi la sostenibilità gravita attorno a 3 punti fondamentali:

1. Sostenibilitá sociale: è la capacità di generare lavoro e reddito per soddisfare la popolazione.
2. Sostenibilitá ambientale: é la capacitá preservare l’ integritá,la qualitá e la riproducibilitá delle risorse naturali.
3. Sostenibilitá economica: è la capacità di assicurare condizione di benessere umano come l’ istruzione pubblica,sicurezza e sanitá.

Nel 2018 nella sede dell’Unesco si é riunito il comitato esecutivo dell’ (Ioc), sono state votate alcune proposte all’unanimità che mirano principalmente a sottolineare l’importanza del mare, dal 2022 quindi inizierà il decennio delle scienze del mare e si procederá a una mappatura degli oceani.

Non tutti supportano il concetto di sviluppo sostenibile, ma al contrario molti lo criticano aspramente come per esempio Walter Rostow grande “ideologo del concetto”: ritiene che “sviluppo sostenibile” sia un ossimoro (figura retorica: l’accostamento di parole che esprimono due concetti differenti all’interno della stessa locuzione) perché lo sviluppo non è né sostenibile né durevole».