Sviluppo sostenibile vuol dire imparare a vivere con la consapevolezza di avere a disposizione un solo pianeta o almeno è quello che tanti pensano, ma già sono anni che si parla di criticità del termine ovvero lo sviluppo può essere sostenibile?

Questo sviluppo indica la capacità del nostro sistema di produrre valore aggiunto e fare profitto, ma questo mal si concilia con un sistema chiuso come il nostro pianeta Terra. C’è dunque l’esigenza della nostra specie di riuscire a sopravvivere o meglio a vivere, in modo equo per tutti, senza distruggere i sistemi naturali da cui ricaviamo le nostre risorse e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti dovuti alle nostre attività produttive.

Per ottenere ciò è necessario che:

• il progresso tecnologico per la produzione di beni e servizi si concentri di più sull’incremento dell’efficienza che sull’incremento del flusso di energia e materie prime (anche se lo stesso progresso tecnologico è stato valutato come una soluzione che diventa essa stessa il problema);
• il livello di estrazione delle risorse sia maggiore rispetto alle loro capacità rigenerative;
• l’emissione di scarti e rifiuti non superi la capacità di assimilazione dei sistemi naturali.