Secondo i principi dell’economia circolare, lo sviluppo di un nuovo prodotto deve avvenire seguendo i principi dell’ecodesign e attraverso l’impiego di strumenti che permettono di valutarne gli impatti ambientali.

Materiali: razionalizzare l’uso delle risorse, cercando di sostituire materiali non rinnovabili con materiali rinnovabili, riciclati, riciclati permanenti, biodegradabili e compostabili.

Processi produttivi: ridurre al minimo la produzione di scarti di lavorazione o fare in modo che siano gestiti come sottoprodotti.

Disassemblabilità: permettere la smontabilità delle componenti di un prodotto.

Riciclabilità: favorire il recupero delle componenti e materiali.

Modularità: favorire la progettazione di prodotti seguendo il principio della modularità per permettere la sostituzione delle parti, il recupero e il riuso.

Riparabilità e manutenzione: permettere la sostituzione delle parti tecnologicamente danneggiate e favorire una manutenzione che permetta di allungare il ciclo di vita del prodotto.

Sostituzione di sostanze pericolose: cercare soluzioni materiche che non contengono sostanze pericolose per rendere più facilmente riciclabili i prodotti.

Riutilizzo: permettere un reimpiego del prodotto per la stessa funzione.

Raccolta: permettere a un prodotto o a parte di esso di essere avviato a una fase di manutenzione, riuso o riciclo.

Rigenerazione: permettere che le parti funzionanti e riutilizzabili di un prodotto usato possano essere reimpiegate in un nuovo prodotto.

Qualità del riciclo: evitare che durante il riciclo ci sia un’alterazione delle caratteristiche dei materiali tali da non consentirne un nuovo utilizzo.

Produrre solo quello che si può “ricircolare”!

Per maggiori informazioni sull’economia circolare questi gli approfondimenti della nostra sezione NEWS:

• La normativa per l’economia circolare (contesto italiano ed europeo)
• Documento di inquadramento e di posizionamento strategico del nostro Paese
• Rapporto nazionale sul Riutilizzo 2018
• Rapporto “Italia del Riciclo 2017”
• Esempio di un Bilancio di Sostenibilità di un’azienda dell’economia circolare (il Bilancio Ambientale di Pomilids 😉 )